Sunset 2024. Di Marco Gambardella e Felice Cupane

Venerdì mattina, ore 3.45 suona la sveglia. Il tempo di capire cosa stia succedendo, dritti in piedi per prendere l’aereo che ci porterà a Calambrone. Arriviamo al circolo poco dopo le 8 e troviamo due belle sorprese: la nostra stanza già pronta, dentro al circolo a pochi metri dalla barca, e un pacco Gottifredi Maffioli con le cime che aspettavamo per rinnovare un po’ di circuiti.
La giornata passa a sistemare la barca e vedere arrivare da tutta Italia altri regatanti; Mikko e Kirsikka ormai naturalizzati italiani con un fiocco square-top molto aggressivo; i gemelli Viganò con un fiammante Akurra blu; e una sorpresa Matteo Fiorini: in mancanza di Lorenzo decide di fare la regata col primo che passa! E giusto giusto passava di lì Kai Colman, abituale prodiere di Gavin Colby.
Verso la fine del pomeriggio prenotiamo per la cena al ristorante vicino al circolo, siamo quattro; incrociamo i ragazzi di Dervio e diventiamo 10, poi si aggregano i romani e siamo 14, alla fine ci troviamo in 22 e riempiamo il locale.
Sabato mattina le cose si fanno serie, un comitato super rodato fa un briefing veloce e ci manda in acqua subito, con l’obiettivo di fare 4 prove viste le previsioni sfavorevoli per l’indomani. A rendere più complicata la giornata un banco di alghe in spiaggia veramente difficile da superare. Grande merito ai ragazzi del circolo organizzatore che hanno preso di peso le barche insieme a noi per metterle in acqua.
La prima prova parte con aria leggera e non ben stesa, entriamo da destra riuscendo a passare primi davanti Matteo e Mikko, la poppa si rivela ancora più complicata, stiamo al centro cercando di mediare tra la maggior parte della flotta che si è tenuta sotto costa e il vento che sembra stendersi fuori.
Ha la meglio il vento, come sempre, facendo passare Gianni primo in boa mentre noi teniamo la seconda posizione. Il comitato ritiene troppo incostante il vento e annulla tutto. Il tempo di posizionare il campo per il nuovo vento e siamo nuovamente in partenza. Il vento è decisamente più steso e ci accorgiamo come il livello della flotta sia molto alto, basta un piccolo errore per andare in fondo ed è molto difficile recuperare. Giriamo buona parte della regata tra i primi, ma un disastroso ingresso in lay line ci relega in ottava posizione.
La vittoria ad Elia e Jacopo, seguiti da Matteo e Kai che hanno fatto una gran rimonta e dietro di loro i gemelli. Il vento sale ancora nella seconda prova, dominata da Matteo e Kai seguiti da Iacopo ed Elia e poi da noi. Terza prova con condizioni simili e ancora Matteo e Kai si dimostrano imprendibili. Quarta ed ultima prova della giornata, con vento sui 13 nodi e tre giri per chiudere in bellezza. Matteo e Kai ancora in testa ma nella seconda poppa Kai finisce in acqua e ci lasciano condurre il resto della regata. Dietro di noi Andrea e Matteo seguiti da Elia e Jacopo.
Al rientro non bastassero le 4 prove e mezza c’è ancora da superare il muro di posidonia per potere arrivare in spiaggia, ma con la collaborazione di tutti si riesce ad arrivare a terra per il meritato riposo e la cena sociale.
La domenica purtroppo le previsioni si rivelano azzeccate: pochissimo vento, con il comitato in acqua a inseguire ogni refolo e barche pronte in spiaggia. Alle 13 i giudici di regata decidono di provarci. Barche in acqua, campo montato e via. L’aria è leggerissima, ma abbastanza regolare, e pur costretto ad accorciare il percorso si riesce a portare a casa due prove e a chiudere il programma regolarmente.
Nelle ariette i gemelli si dimostrano a proprio agio e chiudono con un 2 – 1 che li porta al secondo posto a un solo punto da Matteo e Kai. Noi siamo sempre dietro di loro ma non riusciamo a raggiungere Elia e Jacopo che chiudono il podio. Si conclude così una due giorni non perfetta, ma veramente ben gestita da regatanti organizzazione e comitato. Come sempre, gli unici ad avere avuto torto sono stati gli assenti!

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