Arco 2017 di Fantasia-Recalcati

Eccoci qua con il resoconto della medaglia di legno. Qualcuno dice “piuttosto quinto pur di non scrivere il resoconto”, io dico meglio quarti ed il resoconto che è un piacere!
E un piacere è anche regatare sul Garda, tradizione mai saltata in oltre 20 anni di regate tra HC16 e F18. Negli ultimi due anni, la regata sul Garda sta prendendo la forma di una regata internazionale con equipaggi Tedeschi, Austriaci e Francesi… tutto fa brodo per avere regate sempre numerose.
Noi arriviamo un giorno prima e abbiamo il tempo per bagnare gli scafi il giovedì sera in compagnia di qualche sparuto equipaggio.
Il venerdì salutiamo tutti gli amici sul fantastico prato verde del Circolo Vela Arco che ormai da un paio di anni ospita con successo la nostra nazionale.
Tutto è pronto e per non essere di meno alla puntualità dei tedeschi entriamo in acqua in perfetto orario per la partenza delle 13… girovaghiamo insieme ai tedeschi per un’ora alla ricerca della barca giuria che esce solo quando termina la regata di un’altra classe che si trovava in sovrapposizione con il nostro campo… bastava forse la bandiera di intelligenza a terra? Piccolo inconveniente, nulla di grave.
Si parte con una Ora che ci ricorda di essere sul Garda, con punte oltre i 20 nodi ma, a differenza della solita Ora, il campo non era scontato. Gli amici e compagni di merenda ai Mondiali, Christian e Iccio, si dimostrano subito irreverenti e piazzano tre primi… bum, bum, bum… e a casa. Vincenzo, equipaggiato con il suo vecchio amico di merende della campagna olimpica Giorgio (bentornato!), chiude al secondo posto dimostrando di saper far correre a dovere il Nacra ricevuto in prestito da Villani (almeno non fa le radici J!). Terzo posto per i gemelli Viganò che, se regatassero un po’ di più, metterebbero tutti in scia senza problemi. Batman/Cioni e noi, un po’ arruginiti, quarti e quinti a pari punti. I primi cinque in classifica posti sono italiani, 8 italiani nei primi 15, con Rigatti/Pinter, Manacorda/Porretti e Gavassini/Salina che dimostrano di trovarsi a proprio agio nel ventone. Mazzucchi e Lisignoli, dotati di un prototipo di DeckSweeper, sono meno fortunati per la rottura della drizza del fiocco che li costringe al ritiro nelle prime due prove. Torneranno per portarsi a casa un terzo nella terza prova.
Si capisce subito che il primo posto finale si allontana e che sarà una lotta per il secondo e terzo posto per il podio, anche con l’obiettivo di togliere qualche primo ai Campioni d’Italia per non correre il rischio che Iccio si annoi.
Il secondo giorno è stata una sveltina con Ora standard che ci ha fatto completare tre prove in trenta minuti ciascuna. Vincenzo e Giorgio e Elia e Jacopo riescono nell’intento di non far annoiare Iccio piazzando ciascuno un primo rispettivamente nella quinta e sesta prova.
La regata si chiude qui visto che la domenica l’Ora non si fa vedere, complice il Peler che ha smesso tardi di soffiare, e noi che non ne abbiamo approfittato scendendo in acqua prima per regatare con il Peler.
Vincono strameritatamente Christian e Iccio che confermano una striscia di risultati da veri campioni
Il CVA si conferma un ottimo circolo dove organizzare questa manifestazione ormai diventata internazionale, grazie al grande prato verde e all’ospitalità con pasta party al rientro e cena. Purtroppo, quest’anno qualcosa non ha funzionato relativamente all’aiuto di qualcuno per entrare e uscire dall’acqua (ma ce la siamo cavata) e con la quota di iscrizione che, ammettendo anche una colpa anche nostra nel ritardo nel mandare le pre-iscrizioni, sono risultate particolarmente salate per molti di noi.
Da segnalare:

  • La striscia di risultati di Christian da quando regata con Iccio a partire da Puntala (3,3,3,1,2,1,3,dnf,dnf,dnf,1,2,1,2,1,2,2,6,2,1,1,1,1,1,1,1,1,3,1,1,1,1,2,2)!
  • Il compleanno di Christian con tanto di cocktail a gogo… grazie vecio!
  • l’indefesso Annibale che con una costola rotta ha deciso comunque di farsi 800km e ritorno per provarci. Ha dovuto purtroppo cedere al dolore già nella prima prova… questa è passione!
  • l’assiduo Adriano che è sempre disponibile a saltare in barca con qualcuno… questa è passione!
  • Il mitico Monti che pur di regatare precetta il suo direttore commerciale che non è mai salito in barca… e lo porta al Garda con oltre 20 nodi… questa è passione!… e anche (com)passione per il prodiere J!
  • I ragazzi francesi che hanno preso una multa di 3500€ e sequestro dei mezzi al rientro… questa è sfiga!… o no?

Ci vediamo a Calambrone o prima per chi viene alla DucD’Albe che quest’anno è anche Campionato Francese.
ITA 969 – Fantasia/Recalcati

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